Premio Chatwin

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LABORATORI E PROGETTI PER LE SCUOLE

Nel programma 2006, il concorso “ Un manifesto per il Premio Chatwin”
rivolto agli allievi degli Istituti Europei di Design di Milano e dell’Accademia d’Arte di Firenze.

La giuria , presieduta da Mario Piazza, presidente dell’Associazione Italiana Progettazione per la comunicazione visiva , ritenendo molto simili le proposte giunte dai giovani grafici, ha preferito limitarsi a segnalare due elaborati.

I segnalati sono: Filippo Maffessoli, Accademia d’Arte e Design, Firenze Olimpia Zagnoli, Istituto Europeo Design, Milano

LABORATORI di SCRITTURA

“Raccontando la Liguria – storie di viaggi e migrazione”
Nel 2008, insieme alla Scuola Holden di Torino, è stato avviato il progetto di formazione di un mese destinato a un gruppo di 60 studenti delle scuole superiori di Genova.

Gli insegnanti delle classi scelte , sempre in contatto con i docenti della Scuola Holden, hanno aiutato i ragazzi nel lavoro di preparazione al corso, raccogliendo materiali, storie orali e scritte, legate al tema del viaggio.

Gli allievi guidati da Eric MinettoMarta Pastorini e Rossano Lo Mele, tutor della Scuola Holden di Torino,  hanno completato il corso nei giorni 27, 28 e 29 novembre 2008 al Galata Museo del Mare di Genova dove gli autori del migliore racconto hanno ricevuto, da Elizabeth Chatwin e da Luciana Damiano, la moleskine personalizzata per il Premio Chatwin

RACCONTO: STORIE DI VIAGGI E MIGRAZIONI

Sono seduta qui nella mia stanza a pensare a un’intervista a una signora francese di cui devo fare un resoconto. Non è facile, poiché si tratta di una storia bella e intricata allo stesso tempo.

Ricordo la cucina, pulita, ordinata, piena di piccoli oggetti; i girasoli applicati alle tendine sembrano veri e illuminano la stanza. Ricordo la fotografia grande del figlio con vicino quella più piccola del marito su uno di quei mobili antichi, ma non vecchi.

Ricordo i suoi grandi occhi azzurri schermati da occhiali dalla montatura spessa.

Lei, seduta e diritta su una sedia vicino al tavolo. Le mani curate spostano i capelli bianchi che cadono delicatamente su un maglione di lana che richiama il colore dei suoi occhi .

Ricordo quelle labbra sottili che si dischiusero in un sorriso e iniziarono a raccontare: Era il 1901 quando i miei nonni materni si trasferirono in Francia ed io molto legata a loro mi legai anche alle loro origini, l’Italia.

Io, bambina, fantasticavo su quelle terre sconosciute ai miei occhi, ma così limpide nei racconti dei miei nonni. E come mi innamorai dell’Italia, mi innamorai anche di un soldato italiano di nome Alfio. Ma non abbiamo neanche avuto il tempo di conoscerci che la guerra ci separò.

A sedici anni ho deciso della mia vita! Quella vita che ho donato a lui… lui che non si stancava mai di rispondere alle lettere, lui che rispediva le mie corrette ed io che ci rimanevo male! Per quattro anni ho aspettato e finalmente tornò dalla guerra dopo esser stato liberato. Mi fece scoprire che i sogni si possono realizzare.

Ci sposammo.

Mi portò in Sicilia, così mitizzata nelle sue lettere, conobbi la sua famiglia e andammo ad abitare a Roma ; ma era troppo grande per me, abituata ad un paese piccolo.

Poi fu la volta dell’Umbria, a Gubbio, dove restammo per quattordici anni; poi La Spezia e in seguito Prà con la sua meravigliosa vista su Portofino. Infine Pegli, ed è qui che mi sono fermata.
Abbiamo avuto due figli e nonostante tutto una bella vita.

Capita spesso che i miei pensieri più intimi io li pensi in francese e so che il mio cuore rimarrà per sempre francese. Ma il mio posto è qui, in Italia, in Liguria, vicino alla mia famiglia.
Ho imparato, nel tempo, a vivere con il cuore diviso.

Questa in sintesi è la storia, ma ci sarebbero molte altre cose da dire: lo stato d’animo di Nini di fronte a tutti quegli spostamenti o meglio ancora: cosa provava lontano dal suo paese, la Francia?
Come può sentirsi un ragazzo o una ragazza lontano dal proprio paese? Quanto possiamo aiutare noi gli stranieri ad amare il nostro paese?

Queste furono le sue domande; si toccò la fede ripetutamente come se queste domande la turbassero e rimase in un silenzio imbarazzante, come se pretendesse delle risposte da me.
In quel momento non le seppi rispondere , ma adesso che sono qui nella mia stanza a riflettere penso di aver trovato, se non proprio una risposta, poche, semplici parole:

Cara Nini, voglio ringraziarti perché da te ho imparato che, anche con il cuore diviso, è possibile vivere e amare.

gli studenti dell’Istituto Alberghiero Nino Bergese: Paola Nocerino, Valeria Screpis, Marlon Buenano, Armando Ciullo, Luis Cruz, Flavio Cuccaro, Giovanni Dellepiane, Valentina Famà, Christopher Filippi, Sharon Galante, Micaela Marella,Antonio Muroni, Arianna Ozzola, Agnese Pesce, Carola Sacco, Sebastiano Vento, Mattia Zane, Sara Zavaglio,Roberta Ottonello, Veronica Lombardo, Marilina Incarnato, Elvis Zhupaj (montaggio intervista)

professori: Daniela Malini, Patrizia Falco e Nini Gazzola

tutor: Eric Minetto – Scuola Holden

 
 
Elizabeth Chatwin premia gli studenti

Premio Chatwin 2009:

Galata Museo del Mare – A SCUOLA DI VIAGGIO

Incontro/ laboratorio per studenti delle scuole superiori di Genova

a cura di Claudio Visentin e Andrea Bocconi

2010- Museo Luzzati- PICCOLI CHATWIN in VIAGGIO con CONQUA’

laboratorio riservato ai bambini da 6 a 11 anni con Silvia Mastrangelo, sceneggiatrice e Lorenzo Terranera.

2006- CORTI di VIAGGIO- Borghi della Liguria 

Primo classificato Quarta Classe Scuola Primaria Falcinello, per il video “Sarzana la mia città”
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