Il progetto è volto a far fronte all’emergenza che coinvolge circa 3.500 bambini in età compresa fra 3 e 15 anni che vivono nelle strade della capitale della Repubblica Mongola. L’iniziativa nasce da una esplicita richiesta della Croce Rossa di Ulan Bator all’associazione Taiganà di La Spezia, da tempo impegnata in Mongolia in iniziative umanitarie.
Il progetto, che segue le linee guida di operatività dei progetti TACIS e LINEN dell’Unione europea, prevede l’ampliamento del dormitorio e del refettorio del piccolo centro assistenza per bambini di strada nel distretto di Chinghiltai di Ulan Bator dove attualmente gravitano oltre 290 bambini. L’ampliamento e la fornitura di materiale contemplata nel progetto darà la possibilità di ospitare e provvedere alle esigenze alimentari e didattico-formative ad almeno 50 bambine, altrimenti destinate al mercato della prostituzione, delle malattie e della malnutrizione.
Promotore del progetto è l’antropologo David Bellatalla, membro storico delle giuria del Premio Chatwin, presidente dell’associazione Taiganà.
2° classificato
A Mont Ngafula, a 30 km dal centro di Kinshasa, lavora l’unico ospedale gratuito di tutto il Congo: la pediatria di Kimbondo, creata 20 anni fa da Padre Hugo Rios e dalla dottoressa Laura Perna e finanziata esclusivamente dagli aiuti del volontariato, prevalentemente italiano. Oggi i bambini rivìcoverati sono circa 500 tra malati, orfani, abbandonati (i bimbi malati in Congo sono chiamati “sheguè”, “bambini stregoni”, enfants sorcier: sono considerati indemoniati e abbandonati dalle famiglie o sottoposti a esorcismi che li mutilano o uccidono). Oltre a curare i bambini malati, la pediatria di Kimbondo si fa carico dell’istruzione dei bambini abbandonati fino al compimento dei 18 anni.
3° classificato
Nefrologa, medico di base a Castel d’Aiano, Sandra Mondini è medico volontaria nella missione etno-linguistica-umanitaria della Facoltà della Conservazione dei Beni culturali dell’Università di Bologna “Sulle tracce dell’antica lingua della via della Seta” (Tajikistan, Valle dello Yaghnob).
Il video è parte della documentazione di un progetto, in corso da diversi anni, realizzato nell’ambito della cura e riabilitazione della salute mentale. Racconta di un trekking condotto nel deserto del Marocco con l’obiettivo di favorire la riappropriazione e la sperimentazione delle capacità fisiche, emotive e sociali in un luogo altamente evocativo.
Il video descrive la gentilezza, la cortesia e l’ospitalità di uno dei popoli più pacifici al mondo. I proventi derivanti dalle donazioni per il DVD andranno a sostenere la comunità di monaci locali impegnati nella ricostruzione delle aree del Monastero di Mahagandhayon colpite dal ciclone Nargis.
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