Mario Dondero intervista Ivo Saglietti, Premio speciale l’occhio assoluto 2010. Genova, Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, 20 novembre 2010
Mario Dondero incontra Vinicio Capossela,
Premio speciale un artista nel mondo 2010. Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, 20 novembre 2010.
Pietro Veronese intervista lo scrittore nederlandese Cees Nooteboom, Premio speciale una vita di viaggi e passione letteraria 2010. Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, 20 novembre 2010.
Paolo Briguglia ritira il Premio speciale Italia, una terra da scoprire 2010 assegnato a Rocco Papaleo per il film Basilicata coast to coast
Per saper raccontare con pochi, semplici ed efficaci tratti il gusto per il viaggio a grandi e piccini. Dalle incredibili avventure intorno al mondo della cagnolina Pimpa e dell’elefantina Carlotta, alle bizzarre narrazioni dei suoi viaggi in bicicletta, alle taglienti riscritture delle biografie di personaggi storici e avventurosi come nelle indimenticabili tavole dedicate a Colombo e Sandokan.
Per il suo lavoro vagabonding, vero e proprio vademecum filosofico per il viaggiatore di oggi. I suo libro insegna con l’esempio, trasuda di vissuto, di amore per uno stile di vita che, se adeguatamente perseguito, è in grado di aprire la mente come nessun’altra cosa al mondo, perché fondamentalmente educa alla libertà e alla consapevolezza dell’arte di viaggiare.
Per il suo impegno di inviato speciale, attento e puntuale, grazie al quale ha raccontato ai lettori le vicende che hanno segnato la nostra epoca, dalle guerre alla globalizzazione, con lucidità intellettuale e in perfetto equilibrio tra riflessione politica e sociale.
Per la sua instancabile ricerca nell’esplorazione dell’immagine. Per aver saputo trasmettere con i suoi scatti, il sogno e la necessità di immortalare le emozioni, i momenti e il fascino del transitorio. Il suo lavoro di fotografa non è più riconducibile alla semplice documentazione, piuttosto rappresenta una vera esplorazione di archetipi che viaggiano nell’anima dell’essere umano.
Perché è riuscito a viaggiare attraverso il mondo dei suoni negli spazi inconsueti dell’universo musicale, dal jazz più tradizionale alla cumbia caraibica, dallo ska alla musica kletzmer, dal jazz-core alla world music, sapendo intrecciare le note musicali con i progetti con Amnesty International, con Emergency e con AMREF . Quando le sonorità del mondo viaggiano nell’etere portando sollievo ai più bisognosi, è un dovere di tutti noi riconoscere i meriti e gli impegni di questi straordinari.
Per il suo ruolo di ricercatore e divulgatore capace di descrivere in modo comprensibile ed immediato le scienze geologiche, naturali e ambientali attraverso i mezzi di comunicazione dalla tv alla carta stampata a internet, utilizzando linguaggi e stili distanti tra loro , ma in grado di incuriosire e catturare l’attenzione di pubblico e lettori.
Nomade per vocazione e stanziale per necessità. Per aver fatto del viaggio la ragione della propria vita e per aver saputo trasmettere il suo entusiasmo e la sua professionalità nelle guide di viaggio che portano il suo nome. Per aver intrapreso il difficile percorso di coniugare l’immagine del turista-viaggiatore con il pellegrinaggio e la spiritualità.
Appassionato di natura e di tutto ciò che è montagna, profondamente legato alla sua cultura occitana. A lui va la menzione speciale del Premio Chatwin 2009 per la sua ultima impresa: in Prima assoluta la vetta e l’esplorazione ciclo-alpinistica del monte Chong Kumdam 2, cima inviolata del massiccio del Karakorum indiano a 7004 metri.in territorio cinese.
A Mario Dondero, decano del fotogiornalismo italiano, per la sua continua ricerca dell’umanità vera. Il suo sguardo sul mondo coinvolge ed emoziona con uno stile scarno capace di comunicare una visione schietta della realtà. Ironico col potere, rispettoso con i deboli Dondero ci ha reso partecipi degli avvenimenti che hanno segnato la storia degli ultimi sessant’anni.
A Paolo Fresu, trombettista jazz, instancabile viaggiatore e ricercatore musicale, come riconoscimento alla sua insaziabile curiosità verso sonorità diverse e lontane, elemento caratterizzante di una straordinaria vitalità artistica che fa di Fresu uno dei più importanti compositori e interpreti di quella che lui stesso ama definire “musica senza frontiere”.
A Folco Quilici, per le sue doti di divulgatore. Giornalista, fotografo, cineasta, in quasi sessant’anni di attività ha permesso al grande pubblico di conoscere società del passato e del presente. Ricercatore appassionato, ha esplorato con rigore scientifico territori geografici e culturali, evidenziando l’essenza del rapporto tra uomo e natura.
A “Vado a fare due passi” di Hape Kerkeling (Corbaccio editore)
Libro vivace e spigliato, con la giusta dose di stupore. Felice la scelta di un tono spensierato per un viaggio ricco di pensiero.
A Stefano Malatesta per le sue doti di grande narratore capace di interpretare l’anima di luoghi e paesaggi attraverso storie che, se formalmente hanno l’aspetto di racconti di viaggio, riescono a portare il lettore altrove, oltre lo spazio descritto. Non solo. Il Premio riconosce a Malatesta anche il suo importante ruolo di divulgatore della letteratura di viaggio per la scoperta di nuovi scrittori spesso diventati best sellers internazionali.
A Jason Elliot per Specchi dell’Invisibile, viaggio in Iran straordinario ritratto di un paese sconosciuto. Autore di Una luce inattesa, viaggio in Afghanistan vincitore del Thomas Cook Travel Book Award, con Specchi dell’invisibile, viaggio in Iran Elliot si conferma brillante autore di narrativa di viaggio con pagine di grande potenza evocativa, ricche di humor, intelligenza e traboccanti di conoscenze storiche.
A Fulco Pratesi, fondatore e presidente onorario del WWF Italia, viaggiatore e giornalista che ha lasciato l’attività di architetto per dedicarsi totalmente alla conservazione della natura, per il notevole contributo nel diffondere la conoscenza sul valore della biodiversità , sul legame tra il benessere degli ecosistemi e quello dell’uomo, ma soprattutto per continuare a formare nuove generazioni di cittadini attivi, consapevoli ed “efficienti per natura” .
A “La leggenda dei monti naviganti” di Paolo Rumiz (Feltrinelli). Ha ritirato il premio l’attrice Roberta Biagiarelli (nelle foto insieme a Luciana Damiano) che ha messo in scena il lavoro di Rumiz con il titolo “Il poema dei monti naviganti” .
nella foto, da sinistra:
Elizabeth Chatwin, Paola Maugieri, Giuseppe Cederna, Ettore Mo, Luigi Baldelli
A “Il dio dell’Asia” (Il Saggiatore) di Ilaria Maria Sala (nella foto, a sinistra, con Paola Maugeri)
A “Corro per il pianeta”. Un milione di passi per attraversare quattro deserti, l’impresa sportiva e umanitaria che Francesco Galanzino ha realizzato in collaborazione con Greenpeace per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sul problema delle desertificazione che affligge aree sempre più vaste del pianeta.
Omaggio a Tiziano Terzani. Ritira il premio la moglie Angela Terzani Staude, nelle foto con Giuseppe Cederna (a sinistra); con Luciana Damiano e John Vignola (foto a destra)
A “La via per Kabul”. Turchia, Persia, Afghanistan 1939-1940 (il Saggiatore) di Annemarie Schwatzenbach
Fernanda Pivano e Luciana Damiano.
Ancora Fernanda Pivano al braccio di Luciana Damiano insieme al regista Luca Facchini ed Elizabeth Chatwin
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